
Francesca Chiarello
Medico Psichiatra
Prenota un appuntamento
con la Dott.ssa Francesca Chiarello
Si occupa di
Schizofrenia e altri disturbi psicotici
La schizofrenia e gli altri disturbi psicotici
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce la schizofrenia e gli altri disturbi psicotici come condizioni che colpiscono l’abituale modo di comprendere e pensare ciò che accade. Questi disturbi sono infatti caratterizzati da una psicosi, e cioè da un insieme di sintomi che rende difficile, o impossibile, distinguere ciò che è reale, vivere normalmente le proprie emozioni, relazionarsi con gli altri, pensare e comunicare in modo lucido. Tra le caratteristiche chiave presenti, variabilmente, in queste condizioni ci sono: i deliri (convinzioni immodificabili nonostante le evidenze le smentiscano), le allucinazioni (percezione di suoni, odori, immagini, sensazioni non reali ma vissute come tali dal soggetto), la disorganizzazione del pensiero e dell’eloquio (mancanza di lucidità nel pensiero ed eloquio illogico e privo di senso), il comportamento motorio disorganizzato o anormale (movimenti frenetici, irrequieti o ripetitivi non mirati a uno scopo preciso, immobilità, o difficoltà a comportarsi in modo normativo e portare a termine attività quotidiane), i sintomi negativi (mancanza di energia e di interesse verso le attività e le relazioni, mancanza di desiderio nell’avere contatti sociali e nel perseguire attività finalizzate, senza che ciò provochi fastidio o disagio nella persona).
Tra tali disturbi vi sono:
- Schizofrenia
- Disturbo schizoaffettivo
- Disturbo delirante
Disturbi d'ansia
I disturbi d'ansia
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi d’ansia, in generale, come delle condizioni caratterizzate da sentimenti eccessivi di paura o preoccupazione che compromettono il funzionamento abituale della persona e che risultano sproporzionati rispetto a ciò che viene considerato normale in base all’età o alla situazione che si sta vivendo. I vari disturbi appartenenti a questa categoria, si differenziano tra loro per la tipologia di oggetti o situazioni che suscitano paura o ansia intense. A differenza dei normali momenti di preoccupazione o stress che chiunque può attraversare, i sintomi che caratterizzano i disturbi d’ansia permangono spesso oltre i sei mesi e limitano la persona nelle sue attività quotidiane (lavorative, sociali, familiari etc.).
Tra i disturbi d’ansia vi sono:
- Fobie specifiche
- Disturbo d’ansia sociale
- Disturbo di panico
- Agorafobia
- Disturbo d’ansia generalizzata
Disturbi ossessivo-compulsivi
I disturbi ossessivo-compulsivi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi ossessivo-compulsivi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da timori, preoccupazioni, impulsi o pensieri frequenti (ossessioni) che comportano un consistente disagio e spesso si associano a comportamenti ritualistici (compulsioni) messi in atto al fine di fronteggiare i pensieri indesiderati. I vari disturbi appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro per caratteristiche specifiche, ma ciò che li accomuna è la presenza di ossessioni e/o compulsioni. Avere dei dubbi rispetto alle proprie azioni (come il timore di non aver chiuso la porta), non riuscire a liberarsi degli oggetti che ci appartengono o stuzzicare un’imperfezione presente sulla pelle, sono comportamenti assolutamente normali e frequenti, che possono capitare a tutti e che non ostacolano il benessere della persona che li vive. Nel caso dei disturbi ossessivo-compulsivi e correlati, le preoccupazioni eccessive e i comportamenti ripetitivi possono prendere il sopravvento, compromettendo in modo serio il funzionamento personale, sociale, lavorativo, familiare.
Tra i disturbi ossessivo-compulsivi vi sono:
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Disturbo di dismorfismo corporeo
- Disturbo da accumulo
- Tricotillomania
- Disturbo da escoriazione
Disturbi depressivi
I disturbi depressivi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi depressivi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da un umore triste, vuoti o irritabile, spesso accompagnato da problemi del sonno, problematiche cognitive e difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane. I vari disturbi appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro in base alla durata dei sintomi, al momento di insorgenza e alle cause sottostanti. A differenza di un normale sentimento di tristezza, la depressione è un problema ben diverso, che può impattare in modo profondo sul benessere della persona; un evento di vita avverso, difficile da affrontare, può causare dolore a livello emotivo, ma nel caso della depressione esso si accompagna a sensazioni di perdita di valore, di colpa e di non speranza che ponno perdurare per settimane, mesi o addirittura anni.
Tra i disturbi depressivi vi sono:
- Disturbo depressivo maggiore
- Distimia (Disturbo depressivo persistente)
- Disturbo disforico premestruale
Disturbo bipolare e disturbi correlati
Il disturbo bipolare e i disturbi correlati
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi bipolari, in generale, come delle condizioni caratterizzate da marcati cambiamenti che si manifestano nell’umore, nell’energia e nel funzionamento individuale; gli stati emotivi sono intensi ed estremi e si verificano in periodi di tempo ben delineati. Le varie condizioni appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro per intensità e gravità della sintomatologia che li caratterizza. A differenza dei normali “alti e bassi” della vita quotidiana, queste condizioni compromettono in modo grave il benessere della persona e ne alterano il funzionamento relazionale e lavorativo.
Il DSM-5 (APA, 2013) individua diversi disturbi bipolari, tra cui:
- Disturbo bipolare I
- Disturbo bipolare II
- Disturbo ciclotimico
Disturbi di personalità
I disturbi di personalità
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi di personalità, in generale, come dei pattern di esperienza interna e comportamentale che deviano in modo consistente da quelle che sono le aspettative della cultura di riferimento, e che si manifestano in due o più aree tra: aspetti cognitivi (il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo), aspetti affettivi (la nostra risposta emotiva), funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Oltre a ciò, per essere considerato patologico, un pattern di personalità deve risultare pervasivo (e cioè manifestarsi in più ambiti della propria vita), persistente (di lunga durata, con esordio nella tarda adolescenza o nella prima età adulta) e creare nella persona un disagio clinicamente significativo.
Tra i disturbi di personalità vi sono:
- Il disturbo narcisistico di personalità
- Il disturbo borderline di personalità
- Il disturbo dipendente di personalità
- Il disturbo evitante di personalità
- Il disturbo ossessivo-compulsivo
- Il disturbo istrionico di personalità
- Il disturbo paranoide di personalità
- Il disturbo schizoide di personalità
- Il disturbo schizotipico di personalità
- Il disturbo antisociale di personalità
Prenota un appuntamento
con la Dott.ssa Francesca Chiarello
Si occupa di
Schizofrenia e altri disturbi psicotici
La schizofrenia e gli altri disturbi psicotici
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce la schizofrenia e gli altri disturbi psicotici come condizioni che colpiscono l’abituale modo di comprendere e pensare ciò che accade. Questi disturbi sono infatti caratterizzati da una psicosi, e cioè da un insieme di sintomi che rende difficile, o impossibile, distinguere ciò che è reale, vivere normalmente le proprie emozioni, relazionarsi con gli altri, pensare e comunicare in modo lucido. Tra le caratteristiche chiave presenti, variabilmente, in queste condizioni ci sono: i deliri (convinzioni immodificabili nonostante le evidenze le smentiscano), le allucinazioni (percezione di suoni, odori, immagini, sensazioni non reali ma vissute come tali dal soggetto), la disorganizzazione del pensiero e dell’eloquio (mancanza di lucidità nel pensiero ed eloquio illogico e privo di senso), il comportamento motorio disorganizzato o anormale (movimenti frenetici, irrequieti o ripetitivi non mirati a uno scopo preciso, immobilità, o difficoltà a comportarsi in modo normativo e portare a termine attività quotidiane), i sintomi negativi (mancanza di energia e di interesse verso le attività e le relazioni, mancanza di desiderio nell’avere contatti sociali e nel perseguire attività finalizzate, senza che ciò provochi fastidio o disagio nella persona).
Tra tali disturbi vi sono:
- Schizofrenia
- Disturbo schizoaffettivo
- Disturbo delirante
Disturbi d'ansia
I disturbi d'ansia
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi d’ansia, in generale, come delle condizioni caratterizzate da sentimenti eccessivi di paura o preoccupazione che compromettono il funzionamento abituale della persona e che risultano sproporzionati rispetto a ciò che viene considerato normale in base all’età o alla situazione che si sta vivendo. I vari disturbi appartenenti a questa categoria, si differenziano tra loro per la tipologia di oggetti o situazioni che suscitano paura o ansia intense. A differenza dei normali momenti di preoccupazione o stress che chiunque può attraversare, i sintomi che caratterizzano i disturbi d’ansia permangono spesso oltre i sei mesi e limitano la persona nelle sue attività quotidiane (lavorative, sociali, familiari etc.).
Tra i disturbi d’ansia vi sono:
- Fobie specifiche
- Disturbo d’ansia sociale
- Disturbo di panico
- Agorafobia
- Disturbo d’ansia generalizzata
Disturbi ossessivo-compulsivi
I disturbi ossessivo-compulsivi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi ossessivo-compulsivi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da timori, preoccupazioni, impulsi o pensieri frequenti (ossessioni) che comportano un consistente disagio e spesso si associano a comportamenti ritualistici (compulsioni) messi in atto al fine di fronteggiare i pensieri indesiderati. I vari disturbi appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro per caratteristiche specifiche, ma ciò che li accomuna è la presenza di ossessioni e/o compulsioni. Avere dei dubbi rispetto alle proprie azioni (come il timore di non aver chiuso la porta), non riuscire a liberarsi degli oggetti che ci appartengono o stuzzicare un’imperfezione presente sulla pelle, sono comportamenti assolutamente normali e frequenti, che possono capitare a tutti e che non ostacolano il benessere della persona che li vive. Nel caso dei disturbi ossessivo-compulsivi e correlati, le preoccupazioni eccessive e i comportamenti ripetitivi possono prendere il sopravvento, compromettendo in modo serio il funzionamento personale, sociale, lavorativo, familiare.
Tra i disturbi ossessivo-compulsivi vi sono:
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Disturbo di dismorfismo corporeo
- Disturbo da accumulo
- Tricotillomania
- Disturbo da escoriazione
Disturbi depressivi
I disturbi depressivi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi depressivi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da un umore triste, vuoti o irritabile, spesso accompagnato da problemi del sonno, problematiche cognitive e difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane. I vari disturbi appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro in base alla durata dei sintomi, al momento di insorgenza e alle cause sottostanti. A differenza di un normale sentimento di tristezza, la depressione è un problema ben diverso, che può impattare in modo profondo sul benessere della persona; un evento di vita avverso, difficile da affrontare, può causare dolore a livello emotivo, ma nel caso della depressione esso si accompagna a sensazioni di perdita di valore, di colpa e di non speranza che ponno perdurare per settimane, mesi o addirittura anni.
Tra i disturbi depressivi vi sono:
- Disturbo depressivo maggiore
- Distimia (Disturbo depressivo persistente)
- Disturbo disforico premestruale
Disturbo bipolare e disturbi correlati
Il disturbo bipolare e i disturbi correlati
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi bipolari, in generale, come delle condizioni caratterizzate da marcati cambiamenti che si manifestano nell’umore, nell’energia e nel funzionamento individuale; gli stati emotivi sono intensi ed estremi e si verificano in periodi di tempo ben delineati. Le varie condizioni appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro per intensità e gravità della sintomatologia che li caratterizza. A differenza dei normali “alti e bassi” della vita quotidiana, queste condizioni compromettono in modo grave il benessere della persona e ne alterano il funzionamento relazionale e lavorativo.
Il DSM-5 (APA, 2013) individua diversi disturbi bipolari, tra cui:
- Disturbo bipolare I
- Disturbo bipolare II
- Disturbo ciclotimico
Disturbi di personalità
I disturbi di personalità
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi di personalità, in generale, come dei pattern di esperienza interna e comportamentale che deviano in modo consistente da quelle che sono le aspettative della cultura di riferimento, e che si manifestano in due o più aree tra: aspetti cognitivi (il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo), aspetti affettivi (la nostra risposta emotiva), funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Oltre a ciò, per essere considerato patologico, un pattern di personalità deve risultare pervasivo (e cioè manifestarsi in più ambiti della propria vita), persistente (di lunga durata, con esordio nella tarda adolescenza o nella prima età adulta) e creare nella persona un disagio clinicamente significativo.
Tra i disturbi di personalità vi sono:
- Il disturbo narcisistico di personalità
- Il disturbo borderline di personalità
- Il disturbo dipendente di personalità
- Il disturbo evitante di personalità
- Il disturbo ossessivo-compulsivo
- Il disturbo istrionico di personalità
- Il disturbo paranoide di personalità
- Il disturbo schizoide di personalità
- Il disturbo schizotipico di personalità
- Il disturbo antisociale di personalità
Titoli e certificazioni
- Laurea in Medicina e Chirurgia (Università degli Studi di Firenze)
- Specializzazione in Psichiatria (Università degli Studi di Firenze)
- Corso di Perfezionamento in “Responsabilità sanitaria: azioni civili e consulenza tecnica nella L. 8 marzo 2017, n.24. Le novità dopo l’emergenza da Covid-19” (Università di Firenze, Dipartimento di Scienze Giuridiche)
- Eye Movement Desensitization and Reprocessing - 1st Level Training
- Corso: MMPI-2 nella pratica clinica e forense
Bio in breve
La dott.ssa Francesca Chiarello è un Medico chirurgo specialista in Psichiatria. Ha studiato presso l’Università degli Studi Firenze ed ha effettuato dei periodi di formazione in Australia, presso la Monash University, e in Germania, presso la Charitè Universitaetsmedizin di Berlino. Ha maturato esperienza nei trattamenti farmacologici di persone affette da disturbi dell’umore, disturbi psicotici, ADHD dell’adulto, disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo e si occupo inoltre di psichiatria forense. È socio Tages Onlus. Presso i Centri Clinici Tages effettua visite specialistiche in italiano ed in inglese. Dal 2019 è specialista ambulatoriale nella disciplina di Psichiatria per la USL Toscana Centro e dal 2021 è consulente esterno Psichiatra per l’EUI (European University Institute). È Membro dei gruppi di lavoro “Tages for Foreigners”, “Tages Personality” e “Tages Recovery”.