
Gloria Pansolli
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
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Si occupa di
Disturbi dell'alimentazione
I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
Secondo la definizione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013), le condizioni appartenenti a questa categoria sono caratterizzate da un persistente disturbo riguardante l’alimentazione o i comportamenti collegati ad essa, che si manifesta mediante un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggia in modo significativo la salute fisica o il funzionamento psicosociale della persona. Le persone con questi disturbi, possono essere molto preoccupate per la forma e il peso del proprio corpo.
Il DMS-5 (APA, 2013) individua diversi disturbi della nutrizione e dell’alimentazione:
- Pica
- Disturbo da ruminazione
- Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo
- Anoressia nervosa
- Bulimia nervosa
- Disturbo da binge-eating
Disturbi d'ansia
I disturbi d'ansia
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi d’ansia, in generale, come delle condizioni caratterizzate da sentimenti eccessivi di paura o preoccupazione che compromettono il funzionamento abituale della persona e che risultano sproporzionati rispetto a ciò che viene considerato normale in base all’età o alla situazione che si sta vivendo. I vari disturbi appartenenti a questa categoria, si differenziano tra loro per la tipologia di oggetti o situazioni che suscitano paura o ansia intense. A differenza dei normali momenti di preoccupazione o stress che chiunque può attraversare, i sintomi che caratterizzano i disturbi d’ansia permangono spesso oltre i sei mesi e limitano la persona nelle sue attività quotidiane (lavorative, sociali, familiari etc.).
Tra i disturbi d’ansia vi sono:
- Fobie specifiche
- Disturbo d’ansia sociale
- Disturbo di panico
- Agorafobia
- Disturbo d’ansia generalizzata
Disturbi depressivi
I disturbi depressivi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi depressivi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da un umore triste, vuoti o irritabile, spesso accompagnato da problemi del sonno, problematiche cognitive e difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane. I vari disturbi appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro in base alla durata dei sintomi, al momento di insorgenza e alle cause sottostanti. A differenza di un normale sentimento di tristezza, la depressione è un problema ben diverso, che può impattare in modo profondo sul benessere della persona; un evento di vita avverso, difficile da affrontare, può causare dolore a livello emotivo, ma nel caso della depressione esso si accompagna a sensazioni di perdita di valore, di colpa e di non speranza che ponno perdurare per settimane, mesi o addirittura anni.
Tra i disturbi depressivi vi sono:
- Disturbo depressivo maggiore
- Distimia (Disturbo depressivo persistente)
- Disturbo disforico premestruale
Disturbi di personalità
I disturbi di personalità
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi di personalità, in generale, come dei pattern di esperienza interna e comportamentale che deviano in modo consistente da quelle che sono le aspettative della cultura di riferimento, e che si manifestano in due o più aree tra: aspetti cognitivi (il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo), aspetti affettivi (la nostra risposta emotiva), funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Oltre a ciò, per essere considerato patologico, un pattern di personalità deve risultare pervasivo (e cioè manifestarsi in più ambiti della propria vita), persistente (di lunga durata, con esordio nella tarda adolescenza o nella prima età adulta) e creare nella persona un disagio clinicamente significativo.
Tra i disturbi di personalità vi sono:
- Il disturbo narcisistico di personalità
- Il disturbo borderline di personalità
- Il disturbo dipendente di personalità
- Il disturbo evitante di personalità
- Il disturbo ossessivo-compulsivo
- Il disturbo istrionico di personalità
- Il disturbo paranoide di personalità
- Il disturbo schizoide di personalità
- Il disturbo schizotipico di personalità
- Il disturbo antisociale di personalità
Disfunzioni sessuali
Le disfunzioni sessuali
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce le disfunzioni sessuali, in generale, come delle condizioni caratterizzate dalla compromissione della capacità di coinvolgersi nell’attività sessuale o di ottenere piacere da essa, e si verificano nelle diverse fasi che compongono la risposta sessuale (desiderio, eccitazione sessuale, orgasmo, risoluzione). In genere nell’insorgenza di questi disturbi sono implicati più fattori (fattori relazionali, condizioni legate al partner, fattori individuali, tematiche culturali o religiose, condizioni mediche).
Il DSM-5 (APA, 2013) individua diverse disfunzioni sessuali, tra cui:
- Disfunzione sessuale indotta da sostanze/farmaci
- Disturbo erettile
- Eiaculazione precoce
- Disturbo dell’orgasmo femminile
- Altre disfunzioni sessuali
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Disturbi dell'alimentazione
I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
Secondo la definizione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013), le condizioni appartenenti a questa categoria sono caratterizzate da un persistente disturbo riguardante l’alimentazione o i comportamenti collegati ad essa, che si manifesta mediante un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggia in modo significativo la salute fisica o il funzionamento psicosociale della persona. Le persone con questi disturbi, possono essere molto preoccupate per la forma e il peso del proprio corpo.
Il DMS-5 (APA, 2013) individua diversi disturbi della nutrizione e dell’alimentazione:
- Pica
- Disturbo da ruminazione
- Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo
- Anoressia nervosa
- Bulimia nervosa
- Disturbo da binge-eating
Problematiche connesse all'obesità
Le problematiche connesse all'obesità
L’obesità è una problematica fisica determinata da molti fattori: genetici, metabolici, nutrizionali, fisiologici, psicologici e sociali.
I soggetti obesi non presentano disturbi psicopatologici più frequenti o più caratteristici rispetto alla popolazione generale,
ad eccezione dei disturbi dell’alimentazione.
Tali condizioni influenzano notevolmente il decorso di una problematica di obesità e gli aspetti medici connessi.
L’obesità può essere favorita da un preesistente disturbo del comportamento alimentare oppure, viceversa, una preesistente condizione di obesità può favorire l’insorgenza di un disturbo dell’alimentazione.
Con disturbo dell’alimentazione intendiamo:
1) Binge Eating Disorder
2) Night Eating Syndrome
3) Bulimia Nervosa
4) Disturbi alimentari NAS
Il comportamento alimentare disturbato (restrizione calorica o abbuffate compulsive) e l’uso del cibo possono diventare metodi di gestione degli affetti negativi, intollerabili, legati all’esperienza e a episodi di stress. (Oldershaw et al., 2012)
Per tali ragioni, nella presa in carico di un problema di obesità è opportuno svolgere un’attenta valutazione multidisciplinare che coinvolga la figura del medico, della dietista e dello psicologo o psicoterapeuta, in cui si analizzano non solo le problematiche fisiche ma anche il comportamento alimentare (perdite di controllo e abbuffate, episodi di emotional eating, insoddisfazione verso il corpo, aspettative irrealistiche di perdita di peso con frequenti regimi restrittivi) e l’introito alimentare.
Il percorso di trattamento prevede un intervento multidisciplinare, che oltre alla presenza del medico e della dietista necessita il contributo dello psicoterapeuta, in cui si interviene sul comportamento alimentare e sulla gestione e regolazione emotiva e degli impulsi.
Disturbi d'ansia
I disturbi d'ansia
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi d’ansia, in generale, come delle condizioni caratterizzate da sentimenti eccessivi di paura o preoccupazione che compromettono il funzionamento abituale della persona e che risultano sproporzionati rispetto a ciò che viene considerato normale in base all’età o alla situazione che si sta vivendo. I vari disturbi appartenenti a questa categoria, si differenziano tra loro per la tipologia di oggetti o situazioni che suscitano paura o ansia intense. A differenza dei normali momenti di preoccupazione o stress che chiunque può attraversare, i sintomi che caratterizzano i disturbi d’ansia permangono spesso oltre i sei mesi e limitano la persona nelle sue attività quotidiane (lavorative, sociali, familiari etc.).
Tra i disturbi d’ansia vi sono:
- Fobie specifiche
- Disturbo d’ansia sociale
- Disturbo di panico
- Agorafobia
- Disturbo d’ansia generalizzata
Disturbi depressivi
I disturbi depressivi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi depressivi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da un umore triste, vuoti o irritabile, spesso accompagnato da problemi del sonno, problematiche cognitive e difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane. I vari disturbi appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro in base alla durata dei sintomi, al momento di insorgenza e alle cause sottostanti. A differenza di un normale sentimento di tristezza, la depressione è un problema ben diverso, che può impattare in modo profondo sul benessere della persona; un evento di vita avverso, difficile da affrontare, può causare dolore a livello emotivo, ma nel caso della depressione esso si accompagna a sensazioni di perdita di valore, di colpa e di non speranza che ponno perdurare per settimane, mesi o addirittura anni.
Tra i disturbi depressivi vi sono:
- Disturbo depressivo maggiore
- Distimia (Disturbo depressivo persistente)
- Disturbo disforico premestruale
Disturbi di personalità
I disturbi di personalità
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi di personalità, in generale, come dei pattern di esperienza interna e comportamentale che deviano in modo consistente da quelle che sono le aspettative della cultura di riferimento, e che si manifestano in due o più aree tra: aspetti cognitivi (il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo), aspetti affettivi (la nostra risposta emotiva), funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Oltre a ciò, per essere considerato patologico, un pattern di personalità deve risultare pervasivo (e cioè manifestarsi in più ambiti della propria vita), persistente (di lunga durata, con esordio nella tarda adolescenza o nella prima età adulta) e creare nella persona un disagio clinicamente significativo.
Tra i disturbi di personalità vi sono:
- Il disturbo narcisistico di personalità
- Il disturbo borderline di personalità
- Il disturbo dipendente di personalità
- Il disturbo evitante di personalità
- Il disturbo ossessivo-compulsivo
- Il disturbo istrionico di personalità
- Il disturbo paranoide di personalità
- Il disturbo schizoide di personalità
- Il disturbo schizotipico di personalità
- Il disturbo antisociale di personalità
Disfunzioni sessuali
Le disfunzioni sessuali
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce le disfunzioni sessuali, in generale, come delle condizioni caratterizzate dalla compromissione della capacità di coinvolgersi nell’attività sessuale o di ottenere piacere da essa, e si verificano nelle diverse fasi che compongono la risposta sessuale (desiderio, eccitazione sessuale, orgasmo, risoluzione). In genere nell’insorgenza di questi disturbi sono implicati più fattori (fattori relazionali, condizioni legate al partner, fattori individuali, tematiche culturali o religiose, condizioni mediche).
Il DSM-5 (APA, 2013) individua diverse disfunzioni sessuali, tra cui:
- Disfunzione sessuale indotta da sostanze/farmaci
- Disturbo erettile
- Eiaculazione precoce
- Disturbo dell’orgasmo femminile
- Altre disfunzioni sessuali
Titoli e certificazioni
- Laurea in Psicologia Clinica (Università degli Studi di Firenze)
- Specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale
- Mindful Eating After Bariatric Surgery
- Trainer Mindful Eating
- Mindful Educator Essentials di Mindful School Oakland
- Terapia Metacognitiva Interpersonale – I, II e III Modulo
- Family Based Treatment Trattamento basato sulla famiglia per l’Anoressia nervosa in adolescenza
- MBSR Teacher Training- PTI Practice Teaching Intensive
- Mindfulness-based Professional Education Training
- Training di formazione per insegnanti Mindfulness MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction)
- Insegnante qualificato MBSR (Mindfulness-based stress reduction) secondo il programma del Center for Mindfulness in Medicine, Health Care and Society, University of Massachusetts, di Jon Kabat-Zinn
- Trainer di Mindfulness applicato all’alimentazione
- Insegnante di protocolli Mindfulness (Mindfulness Based Stress Reduction e Mindfulness Based Cognitive Therapy)
- Compassion Focused Therapy – 1st Level Training
- DBT - 1st Level Training
Bio in breve
La dott.ssa Gloria Pansolli è una Psicologa iscritta all’Ordine degli Psicologi della Toscana (n. 6791), specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportmentale. È iscritta alla SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva). Si occupa di psicoterapia individuale per problematiche del comportamento alimentare e obesità, sia in infanzia e adolescenza che in età adulta. Conduce percorsi – anche di gruppo – per le problematiche alimentari (psicoeducazione, problematiche legate all’immagine corporea e percorsi motivazionali). La dott.ssa Gloria Pansolli insegnante del programma MBSR-Mindfulness Based Stress Reduction, certificata da UMASS (Center for Mindfulness in Medicine, Health Care and Society, University of Massachusetts, di Jon Kabat-Zinn); è inoltre Trainer per il Programma di Mindfulness applicato all’alimentazione e all’età evolutiva. Collabora con alcune scuole della Toscana in cui svolge programmi di mindfulness per bambini. Ha condotto percorsi di Mindfulness per pazienti con problematiche oncologiche. Svolge corsi di formazione per utenti e per professionisti (sia insegnanti che professionisti della salute mentale) ed ha partecipato a diversi convegni come relatrice. La dott.ssa Gloria Pansolli è socia dell’associazione Tages Onlus, Referente di “Tages Nutrition” e Membro dei gruppi “Tages Mind” e “Tages Kids”.