
Simone Cheli
Psicologo e Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
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Si occupa di
Disturbi di personalità
I disturbi di personalità
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi di personalità, in generale, come dei pattern di esperienza interna e comportamentale che deviano in modo consistente da quelle che sono le aspettative della cultura di riferimento, e che si manifestano in due o più aree tra: aspetti cognitivi (il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo), aspetti affettivi (la nostra risposta emotiva), funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Oltre a ciò, per essere considerato patologico, un pattern di personalità deve risultare pervasivo (e cioè manifestarsi in più ambiti della propria vita), persistente (di lunga durata, con esordio nella tarda adolescenza o nella prima età adulta) e creare nella persona un disagio clinicamente significativo.
Tra i disturbi di personalità vi sono:
- Il disturbo narcisistico di personalità
- Il disturbo borderline di personalità
- Il disturbo dipendente di personalità
- Il disturbo evitante di personalità
- Il disturbo ossessivo-compulsivo
- Il disturbo istrionico di personalità
- Il disturbo paranoide di personalità
- Il disturbo schizoide di personalità
- Il disturbo schizotipico di personalità
- Il disturbo antisociale di personalità
Schizofrenia e altri disturbi psicotici
La schizofrenia e gli altri disturbi psicotici
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce la schizofrenia e gli altri disturbi psicotici come condizioni che colpiscono l’abituale modo di comprendere e pensare ciò che accade. Questi disturbi sono infatti caratterizzati da una psicosi, e cioè da un insieme di sintomi che rende difficile, o impossibile, distinguere ciò che è reale, vivere normalmente le proprie emozioni, relazionarsi con gli altri, pensare e comunicare in modo lucido. Tra le caratteristiche chiave presenti, variabilmente, in queste condizioni ci sono: i deliri (convinzioni immodificabili nonostante le evidenze le smentiscano), le allucinazioni (percezione di suoni, odori, immagini, sensazioni non reali ma vissute come tali dal soggetto), la disorganizzazione del pensiero e dell’eloquio (mancanza di lucidità nel pensiero ed eloquio illogico e privo di senso), il comportamento motorio disorganizzato o anormale (movimenti frenetici, irrequieti o ripetitivi non mirati a uno scopo preciso, immobilità, o difficoltà a comportarsi in modo normativo e portare a termine attività quotidiane), i sintomi negativi (mancanza di energia e di interesse verso le attività e le relazioni, mancanza di desiderio nell’avere contatti sociali e nel perseguire attività finalizzate, senza che ciò provochi fastidio o disagio nella persona).
Tra tali disturbi vi sono:
- Schizofrenia
- Disturbo schizoaffettivo
- Disturbo delirante
Disturbi correlati a traumi e fattori di stress
I disturbi correlati a traumi e fattori di stress
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti, in generale, come delle condizioni causate da eventi o circostanze che portano l’individuo a sentirsi sopraffatto o terrorizzato, o che provocano gravi danni, trascuratezza o morte di altre persone. Il Disturbo da stress post-traumatico e il Disturbo da stress acuto originano da eventi traumatici che provocano al comparsa di sintomi disturbanti, come flashback, ricordi vividi e spaventosi, incubi. Il Disturbo dell’adattamento invece è la risposta ad un evento di vita stressante, che non comporta una minaccia alla vita e all’integrità della persona. Molte persone nel corso della loro vita si trovano ad attraversare eventi traumatici, ma si può reagire al trauma in modo molto diversi; a volte infatti le emozioni dolorose non si attenuano con il tempo ma possono durare anche mesi o anni.
Tra tali disturbi vi sono:
- Disturbo da stress post-traumatico
- Disturbo da stress acuto
- Disturbi dell’adattamento
Disturbi dissociativi
I disturbi dissociativi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi dissociativi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da alterazioni nella consapevolezza di se’ e del mondo circostante, e compromettono le aree della memoria, della coscienza e dell’identità. Perdersi nei propri pensieri, guidare l’auto e dimenticarsi di un tratto appena percorso, sono fenomeni dissociativi di intensità moderata e considerabili come normali. Si parla di disturbi quando invece tale condizioni comportano profondi cambiamenti nello stato mentale della persona, causando talvolta anche gravi vuoti di memoria.
Tra tali disturbi rientrano:
- Disturbo dissociativo dell’identità
- Amnesia dissociativa
- Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione
Disturbo bipolare e disturbi correlati
Il disturbo bipolare e i disturbi correlati
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi bipolari, in generale, come delle condizioni caratterizzate da marcati cambiamenti che si manifestano nell’umore, nell’energia e nel funzionamento individuale; gli stati emotivi sono intensi ed estremi e si verificano in periodi di tempo ben delineati. Le varie condizioni appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro per intensità e gravità della sintomatologia che li caratterizza. A differenza dei normali “alti e bassi” della vita quotidiana, queste condizioni compromettono in modo grave il benessere della persona e ne alterano il funzionamento relazionale e lavorativo.
Il DSM-5 (APA, 2013) individua diversi disturbi bipolari, tra cui:
- Disturbo bipolare I
- Disturbo bipolare II
- Disturbo ciclotimico
Psiconcologia
La psiconcologia
La psiconcologia nasce con l’obiettivo primario di aiutare pazienti, familiari e professionisti della salute a guardare in maniera diversa alle narrazioni sul cancro. Come spesso succede ancora oggi, le parole cancro, tumore e metastasi si rivestono di uno stigma e di un velo di in-elaborabilità che rappresenta uno degli ostacoli maggiori all’adattamento al percorso di cura. Lo psiconcologo ha il compito di supportare tutti gli attori coinvolti, nello sviluppare delle strategie per fronteggiare qualcosa che appare come insormontabile. L’evoluzione della disciplina, oggi comprensiva di protocolli di assessment, consulenza e trattamenti evidence-based, ha permesso di individuare una modalità progressiva e modulare di coinvolgimento dello psiconcologo lungo tutte le fasi del percorso di malattia e in stretta collaborazione con tutti gli altri professionisti coinvolti.
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Disturbi di personalità
I disturbi di personalità
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi di personalità, in generale, come dei pattern di esperienza interna e comportamentale che deviano in modo consistente da quelle che sono le aspettative della cultura di riferimento, e che si manifestano in due o più aree tra: aspetti cognitivi (il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo), aspetti affettivi (la nostra risposta emotiva), funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Oltre a ciò, per essere considerato patologico, un pattern di personalità deve risultare pervasivo (e cioè manifestarsi in più ambiti della propria vita), persistente (di lunga durata, con esordio nella tarda adolescenza o nella prima età adulta) e creare nella persona un disagio clinicamente significativo.
Tra i disturbi di personalità vi sono:
- Il disturbo narcisistico di personalità
- Il disturbo borderline di personalità
- Il disturbo dipendente di personalità
- Il disturbo evitante di personalità
- Il disturbo ossessivo-compulsivo
- Il disturbo istrionico di personalità
- Il disturbo paranoide di personalità
- Il disturbo schizoide di personalità
- Il disturbo schizotipico di personalità
- Il disturbo antisociale di personalità
Schizofrenia e altri disturbi psicotici
La schizofrenia e gli altri disturbi psicotici
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce la schizofrenia e gli altri disturbi psicotici come condizioni che colpiscono l’abituale modo di comprendere e pensare ciò che accade. Questi disturbi sono infatti caratterizzati da una psicosi, e cioè da un insieme di sintomi che rende difficile, o impossibile, distinguere ciò che è reale, vivere normalmente le proprie emozioni, relazionarsi con gli altri, pensare e comunicare in modo lucido. Tra le caratteristiche chiave presenti, variabilmente, in queste condizioni ci sono: i deliri (convinzioni immodificabili nonostante le evidenze le smentiscano), le allucinazioni (percezione di suoni, odori, immagini, sensazioni non reali ma vissute come tali dal soggetto), la disorganizzazione del pensiero e dell’eloquio (mancanza di lucidità nel pensiero ed eloquio illogico e privo di senso), il comportamento motorio disorganizzato o anormale (movimenti frenetici, irrequieti o ripetitivi non mirati a uno scopo preciso, immobilità, o difficoltà a comportarsi in modo normativo e portare a termine attività quotidiane), i sintomi negativi (mancanza di energia e di interesse verso le attività e le relazioni, mancanza di desiderio nell’avere contatti sociali e nel perseguire attività finalizzate, senza che ciò provochi fastidio o disagio nella persona).
Tra tali disturbi vi sono:
- Schizofrenia
- Disturbo schizoaffettivo
- Disturbo delirante
Disturbi correlati a traumi e fattori di stress
I disturbi correlati a traumi e fattori di stress
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti, in generale, come delle condizioni causate da eventi o circostanze che portano l’individuo a sentirsi sopraffatto o terrorizzato, o che provocano gravi danni, trascuratezza o morte di altre persone. Il Disturbo da stress post-traumatico e il Disturbo da stress acuto originano da eventi traumatici che provocano al comparsa di sintomi disturbanti, come flashback, ricordi vividi e spaventosi, incubi. Il Disturbo dell’adattamento invece è la risposta ad un evento di vita stressante, che non comporta una minaccia alla vita e all’integrità della persona. Molte persone nel corso della loro vita si trovano ad attraversare eventi traumatici, ma si può reagire al trauma in modo molto diversi; a volte infatti le emozioni dolorose non si attenuano con il tempo ma possono durare anche mesi o anni.
Tra tali disturbi vi sono:
- Disturbo da stress post-traumatico
- Disturbo da stress acuto
- Disturbi dell’adattamento
Disturbi dissociativi
I disturbi dissociativi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi dissociativi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da alterazioni nella consapevolezza di se’ e del mondo circostante, e compromettono le aree della memoria, della coscienza e dell’identità. Perdersi nei propri pensieri, guidare l’auto e dimenticarsi di un tratto appena percorso, sono fenomeni dissociativi di intensità moderata e considerabili come normali. Si parla di disturbi quando invece tale condizioni comportano profondi cambiamenti nello stato mentale della persona, causando talvolta anche gravi vuoti di memoria.
Tra tali disturbi rientrano:
- Disturbo dissociativo dell’identità
- Amnesia dissociativa
- Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione
Disturbo bipolare e disturbi correlati
Il disturbo bipolare e i disturbi correlati
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi bipolari, in generale, come delle condizioni caratterizzate da marcati cambiamenti che si manifestano nell’umore, nell’energia e nel funzionamento individuale; gli stati emotivi sono intensi ed estremi e si verificano in periodi di tempo ben delineati. Le varie condizioni appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro per intensità e gravità della sintomatologia che li caratterizza. A differenza dei normali “alti e bassi” della vita quotidiana, queste condizioni compromettono in modo grave il benessere della persona e ne alterano il funzionamento relazionale e lavorativo.
Il DSM-5 (APA, 2013) individua diversi disturbi bipolari, tra cui:
- Disturbo bipolare I
- Disturbo bipolare II
- Disturbo ciclotimico
Psiconcologia
La psiconcologia
La psiconcologia nasce con l’obiettivo primario di aiutare pazienti, familiari e professionisti della salute a guardare in maniera diversa alle narrazioni sul cancro. Come spesso succede ancora oggi, le parole cancro, tumore e metastasi si rivestono di uno stigma e di un velo di in-elaborabilità che rappresenta uno degli ostacoli maggiori all’adattamento al percorso di cura. Lo psiconcologo ha il compito di supportare tutti gli attori coinvolti, nello sviluppare delle strategie per fronteggiare qualcosa che appare come insormontabile. L’evoluzione della disciplina, oggi comprensiva di protocolli di assessment, consulenza e trattamenti evidence-based, ha permesso di individuare una modalità progressiva e modulare di coinvolgimento dello psiconcologo lungo tutte le fasi del percorso di malattia e in stretta collaborazione con tutti gli altri professionisti coinvolti.
Titoli e certificazioni
- Laurea in Psicologia (Università degli Studi di Firenze)
- Specializzazione in Psicoterapia cognitivo-costruttivista
- Dottorato in Psicologia Clinica (Università degli Studi Guglielmo Marconi)
- CBT Therapist - European Association for Behavioural and Cognitive Therapies (EABCT) Accreditation
- Compassion Focused Therapy – 1 st Level Training & 2nd Level Training; CFT Trainer
- Mindfulness-Based Cognitive Therapy Basic Training
- Mindfulness-Based Cognitive Therapy Teacher Training
- Protocollo Unificato per il trattamento transdiagnostico dei disturbi emotivi - I, II e III Modulo
- Terapia Metacognitiva Interpersonale per i Disturbi di Personalità – Basic Training & Intermediate Training
- Psycho-oncologist – Active Member (International Psycho-Oncology Society)
- 5-Day Foundational Professional Training in Mindfulness-based Cognitive Therapy for Obsessive-Compulsive Disorder
- Metacognitive Reflection and Insight Therapy – MERIT Therapist & Trainer
- Mentalization-Based Treatment – MBT Online & MBT Basic Course
- Schema Therapy – 1st ISST Certification Level
Bio in breve
Il dott. Simone Cheli è uno Psicologo iscritto all’Ordine degli Psicologi della Toscana (n. 4507), specializzato in Psicoterapia Cognitivo-Costruttivista. Insegna Psicologia Clinica e Psicologia della Salute presso la Scuola di Scienze della Salute Umana (Università di Firenze). È responsabile della ricerca presso la SOSD Psiconcologia, Dipartimento Oncologico, USL Toscana Centro. È Presidente di Tages Onlus. È Direttore del “Master in diagnosi e trattamento dei disturbi di personalità” organizzato da Tages e APC, sulla piattaforma PSYsimple. CBT Therapist con accreditamento europeo della European Association for Behavioral and Cognitive Therapy (EABCT), svolge psicoterapia sia in lingua italiana che in lingua inglese. È terapeuta e trainer di CFT (Compassion Focused Therapy) nonché terapeuta e trainer U.P. (Protocollo Unificato). Si occupa di Mindfulness-Based Cognitive Therapy, Terapia Metacognitiva Interpersonale, Compassion Focused Therapy, Metacognitive Reflection and Insight Therapy. È Referente dei gruppi di lavoro “Tages Recovery” e “Tages for Foreigners“, e Membro dei gruppi “Tages Personality“, “Tages Mind” e “Tages Trauma”.



