
Verena Di Balbo
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
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con la Dott.ssa Verena Balbo
Si occupa di
Disturbi di personalità
I disturbi di personalità
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi di personalità, in generale, come dei pattern di esperienza interna e comportamentale che deviano in modo consistente da quelle che sono le aspettative della cultura di riferimento, e che si manifestano in due o più aree tra: aspetti cognitivi (il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo), aspetti affettivi (la nostra risposta emotiva), funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Oltre a ciò, per essere considerato patologico, un pattern di personalità deve risultare pervasivo (e cioè manifestarsi in più ambiti della propria vita), persistente (di lunga durata, con esordio nella tarda adolescenza o nella prima età adulta) e creare nella persona un disagio clinicamente significativo.
Tra i disturbi di personalità vi sono:
- Il disturbo narcisistico di personalità
- Il disturbo borderline di personalità
- Il disturbo dipendente di personalità
- Il disturbo evitante di personalità
- Il disturbo ossessivo-compulsivo
- Il disturbo istrionico di personalità
- Il disturbo paranoide di personalità
- Il disturbo schizoide di personalità
- Il disturbo schizotipico di personalità
- Il disturbo antisociale di personalità
Disturbi correlati a traumi e fattori di stress
I disturbi correlati a traumi e fattori di stress
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti, in generale, come delle condizioni causate da eventi o circostanze che portano l’individuo a sentirsi sopraffatto o terrorizzato, o che provocano gravi danni, trascuratezza o morte di altre persone. Il Disturbo da stress post-traumatico e il Disturbo da stress acuto originano da eventi traumatici che provocano al comparsa di sintomi disturbanti, come flashback, ricordi vividi e spaventosi, incubi. Il Disturbo dell’adattamento invece è la risposta ad un evento di vita stressante, che non comporta una minaccia alla vita e all’integrità della persona. Molte persone nel corso della loro vita si trovano ad attraversare eventi traumatici, ma si può reagire al trauma in modo molto diversi; a volte infatti le emozioni dolorose non si attenuano con il tempo ma possono durare anche mesi o anni.
Tra tali disturbi vi sono:
- Disturbo da stress post-traumatico
- Disturbo da stress acuto
- Disturbi dell’adattamento
Disturbi dissociativi
I disturbi dissociativi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi dissociativi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da alterazioni nella consapevolezza di se’ e del mondo circostante, e compromettono le aree della memoria, della coscienza e dell’identità. Perdersi nei propri pensieri, guidare l’auto e dimenticarsi di un tratto appena percorso, sono fenomeni dissociativi di intensità moderata e considerabili come normali. Si parla di disturbi quando invece tale condizioni comportano profondi cambiamenti nello stato mentale della persona, causando talvolta anche gravi vuoti di memoria.
Tra tali disturbi rientrano:
- Disturbo dissociativo dell’identità
- Amnesia dissociativa
- Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione
Sostegno psicologico nella malattia organica
Il sostegno psicologico nella malattia organica
Le condizioni organiche sia acute che croniche possono avere numerosi e problematici risvolti psicologici. Confrontarsi con una malattia implica infatti adattarsi ad un evento o a un processo che percepiamo come inatteso, minaccioso e potenzialmente in grado di cambiare la nostra vita. Nelle patologie acute le persone si possono trovare a fronteggiare uno stress biopsicosociale molto acuto e rilevante. Nelle patologie croniche una delle maggiori difficoltà consiste nell’accettare questa condizione e distinguere gli aspetti modificabili da quelli che non lo sono. Gli interventi psicoterapeutici si danno come obiettivo quello di aiutare la persona a promuovere un adattamento alla malattia, lavorando al contempo sul mantenimento del senso di identità e di continuità sia personale che interpersonale.
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I disturbi di personalità
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi di personalità, in generale, come dei pattern di esperienza interna e comportamentale che deviano in modo consistente da quelle che sono le aspettative della cultura di riferimento, e che si manifestano in due o più aree tra: aspetti cognitivi (il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo), aspetti affettivi (la nostra risposta emotiva), funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Oltre a ciò, per essere considerato patologico, un pattern di personalità deve risultare pervasivo (e cioè manifestarsi in più ambiti della propria vita), persistente (di lunga durata, con esordio nella tarda adolescenza o nella prima età adulta) e creare nella persona un disagio clinicamente significativo.
Tra i disturbi di personalità vi sono:
- Il disturbo narcisistico di personalità
- Il disturbo borderline di personalità
- Il disturbo dipendente di personalità
- Il disturbo evitante di personalità
- Il disturbo ossessivo-compulsivo
- Il disturbo istrionico di personalità
- Il disturbo paranoide di personalità
- Il disturbo schizoide di personalità
- Il disturbo schizotipico di personalità
- Il disturbo antisociale di personalità
Disturbi correlati a traumi e fattori di stress
I disturbi correlati a traumi e fattori di stress
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti, in generale, come delle condizioni causate da eventi o circostanze che portano l’individuo a sentirsi sopraffatto o terrorizzato, o che provocano gravi danni, trascuratezza o morte di altre persone. Il Disturbo da stress post-traumatico e il Disturbo da stress acuto originano da eventi traumatici che provocano al comparsa di sintomi disturbanti, come flashback, ricordi vividi e spaventosi, incubi. Il Disturbo dell’adattamento invece è la risposta ad un evento di vita stressante, che non comporta una minaccia alla vita e all’integrità della persona. Molte persone nel corso della loro vita si trovano ad attraversare eventi traumatici, ma si può reagire al trauma in modo molto diversi; a volte infatti le emozioni dolorose non si attenuano con il tempo ma possono durare anche mesi o anni.
Tra tali disturbi vi sono:
- Disturbo da stress post-traumatico
- Disturbo da stress acuto
- Disturbi dell’adattamento
Disturbi dissociativi
I disturbi dissociativi
L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi dissociativi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da alterazioni nella consapevolezza di se’ e del mondo circostante, e compromettono le aree della memoria, della coscienza e dell’identità. Perdersi nei propri pensieri, guidare l’auto e dimenticarsi di un tratto appena percorso, sono fenomeni dissociativi di intensità moderata e considerabili come normali. Si parla di disturbi quando invece tale condizioni comportano profondi cambiamenti nello stato mentale della persona, causando talvolta anche gravi vuoti di memoria.
Tra tali disturbi rientrano:
- Disturbo dissociativo dell’identità
- Amnesia dissociativa
- Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione
Sostegno psicologico nella malattia organica
Il sostegno psicologico nella malattia organica
Le condizioni organiche sia acute che croniche possono avere numerosi e problematici risvolti psicologici. Confrontarsi con una malattia implica infatti adattarsi ad un evento o a un processo che percepiamo come inatteso, minaccioso e potenzialmente in grado di cambiare la nostra vita. Nelle patologie acute le persone si possono trovare a fronteggiare uno stress biopsicosociale molto acuto e rilevante. Nelle patologie croniche una delle maggiori difficoltà consiste nell’accettare questa condizione e distinguere gli aspetti modificabili da quelli che non lo sono. Gli interventi psicoterapeutici si danno come obiettivo quello di aiutare la persona a promuovere un adattamento alla malattia, lavorando al contempo sul mantenimento del senso di identità e di continuità sia personale che interpersonale.
Titoli e certificazioni
- Laurea in Psicologia Clinica (Università degli Studi di Firenze)
- Specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale
- Eye Movement Desensitization and Reprocessing – 1st and 2nd Level Training
- Terapia Metacognitiva Interpersonale – I, II e III Modulo
- Compassion Focused Therapy – 1st & 2nd Level Training
- Schema Therapy – Training Intensivo
- Training Family Based Treatment per l’Anoressia Nervosa negli adolescenti
- DBT Dialectical Behavior Therapy – 1st Level Training
Bio in breve
La dott.ssa Verena Balbo è una Psicologa iscritta all’Ordine degli Psicologi della Toscana (n. 6855), ed è specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. È iscritta all’associazione EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) Italia. Lavora in libera professione come psicologa e psicoterapeuta, e si occupa di adolescenti e adulti. Collabora da anni presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, dove si occupa prevalentemente di attività clinica e di ricerca nella malattia cronica, soprattutto nell’ambito delle patologie reumatologiche, della sordità e del Diabete (Tipo 1 e 2). Fa parte della Sottocomissione della Regione Toscana “Diabete ed età evolutiva”. La dott.ssa Verena Balbo è socia dell’associazione Tages Onlus nonché Referente del gruppo di lavoro “Tages Trauma”; è inoltre Membro dei gruppi “Tages Personality” e “Tages Kids”.